Cose da fare a Berlino in 4 giorni: DDR Tour, musei particolari e buon cibo

Ho avuto la fortuna di andare a Berlino 2 volte e quindi di espletare le visite ai monumenti più classici durante il mio primo viaggio. Così nella mia seconda visita nella capitale tedesca avevo voglia di scoprire tutte le cose che hanno reso Berlino iconica in vari film e serie TV che ho visto (i locali in riva al fiume! I flea market! I cinema di quartiere! Le DDR vibes! La drog… no quella no).

Per fortuna sono una collezionista di screenshot, una salvatrice ossessivo-compulsiva di post su Instagram, un’esploratrice di blog tematici e una compilatrice di file su Google drive e quindi erano anni – davvero, anni – che mi preparavo come un’atleta olimpica al mio secondo viaggio a Berlino. E a giudicare da quanto ho camminato ho fatto praticamente una maratona, quindi non sono così lontana dal paragone! Ma ora bando alle ciance e vediamo tutte le cose da fare a Berlino in 4 giorni – cose particolari, of course -.

Cose da fare a Berlino in 4 giorni: DDR Tour

Negli anni ho sviluppato una strana ossessione per l’epoca della DDR a Berlino, tanto che mi ero ripromessa che semmai fossi tornata nella capitale tedesca avrei dovuto fare un tour ispirato a quel periodo. Il terzo giorno del viaggio ci siamo così affidati a Berlin Kombinat Tour e in particolare alla super guida Marta, con cui abbiamo esplorato alcune parti della città dove l’impronta della DDR è ancora presente. Inutile dire che la mattina del giro mi sono svegliata come se fosse Natale (sì, ho dei problemi).

Le aspettative erano quindi alte, ma poi Marta ha alzato ancora di più l’asticella: il suo lavoro da guida le ha permesso di farci un quadro ricco di dettagli riguardo alla vita nella DDR, mentre i suoi 20 anni passati a Berlino le hanno consentito di spiegarci come si è evoluta la città in questo periodo di tempo, e soprattutto che aria tira oggi, come si vive davvero. Si tratta di informazioni difficili da reperire se si passano solo alcuni giorni in una città, perciò è stato bello capire qualcosa in più su Berlino, nel bene e nel male.

Passando al tour nel dettaglio, siamo partiti da Alexanderplatz dove abbiamo visitato l’ex casa dell’insegnante con il mosaico più grande d’Europa, insieme al cafè Moskau (dove si riunivano i capoccia della DDR, purtroppo non è visitabile) e al Kino international, cinema ancora attivo e per fortuna, dato che gli interni sono pazzeschi (nella sala del bar hanno girato alcune scene della serie TV Cleo di Netflix).

E poi Marta ci ha portati al palazzo dove abita la madre di Daniel Brühl nel film cult Goodbye Lenin!!!!!! AAAA!!!! Ho reagito proprio così. Purtroppo non ho foto perché davanti stavano facendo dei lavori. D’altronde a Berlino fanno sempre dei lavori: il paradiso degli umarell.

Dopo abbiamo girato per Karl Marx Strasse (dove Marta mi ha indicato alcuni luoghi utilizzati per la serie TV La regina degli Scacchi!) e per la cosiddetta via dei Cosmonauti per avere altri assaggi di architettura DDR, culminati nella visita al quartiere di Marzahn, dove un villaggio con una fattoria coesiste con dei grattacieli infiniti.

Il giro si è poi concluso con una puntata alla statua del politico e rivoluzionario tedesco Ernst Thaelmann, dalle potenti vibes comuniste (infatti in molti hanno provato a eliminarla, ma ancora resiste): la foto qui sotto non rende ma era davvero mastodontica.

Musei particolari a Berlino

Sapevate che i tedeschi, e in particolar modo i berlinesi, amano alla follia Bud Spencer e David Hasselhoff, al punto da dedicargli dei musei? Che vi devo dire, ognuno ha i suoi gusti. Ammetto che del primo abbiamo visto solo il souvenir shop perché chiedevano 12 euro di biglietto, mentre il secondo è gratuito e si trova nel corridoio di un hotel: potete immaginare perciò che sia molto piccolo, ma vale la pena vederlo perché contiene dei memorabilia del grande David che hanno un valore kitsch che va oltre il suo essere fan o meno. C’è anche una petizione per cambiare il nome di una via berlinese e intitolarla al mitico The Hoff.

Nella zona di Kreuzberg si trova invece il Museum of Things: un archivio incentrato sui prodotti culturali di massa prodotti nel 20esimo e nel 21esimo secolo. Si trova di tutto, da oggetti più classici a piccole chicche come i profumatori per wc di design di Alessi.

Tra le cose da vedere a Berlino in 4 giorni abbiamo poi il Museo della Stasi, che consiglio a chi è ossessionat* dall’epoca della DDR come me (chiude sul presto, alle 18, tenetene conto se decidete di andarci). Quindi altri 4 gatti che hanno visto troppe volte i film Goodbye Lenin e Le vite degli altri, con tutta probabilità.

I parchi di Berlino

Tra le molte cose da fare a Berlino in 4 giorni consiglio di godersi almeno una parte della sua quantità enorme di parchi, parchetti e in generale spazi verdi, tutti ben tenuti e soprattutto vissuti. Uno dei primi che abbiamo visitato è il Preubenpark, meglio conosciuto come Thaipark: se capitate a Berlino nei weekend dei mesi da aprile a ottobre troverete una miriade di stand di cibo asiatico e in particolare thailandese, c’è davvero l’imbarazzo della scelta ed è tutto delizioso. Ci ho mangiato il migliore pad thai della mia vita, mentre il mio fidanzato ci ha mangiato… delle locuste (ha detto che sapevano più che altro di salsa di soia).

La cosa migliore sarebbe di andarci attrezzati con un telo da picnic e addirittura dei contenitori dove farsi mettere il cibo, come ho visto fare a molti avventori. Altrimenti tutti i venditori ti fanno pagare un euro o due in più di cauzione relativo al piatto, che ti vengono restituiti se lo riporti indietro. In generale, è una cosa che fanno in molti locali di Berlino: c’è addirittura un servizio chiamato Recup, con un sito e una mappa che mostra tutti i posti che aderiscono a quest’iniziativa.

Un altro parco dove siamo stati è il Tempelhofer Park, un parco in cui prima sorgeva l’aeroporto di Berlino-Tempelhof. La gente va in bici dove un tempo c’era la pista di atterraggio, e si vede ancora la vecchia torre di controllo. In alcuni degli spazi verdi adibiti è possibile anche organizzare dei barbecue.

Se invece amate i flea market come la sottoscritta e capitate a Berlino di domenica, dovete fare un salto al Mauerpark: organizzano un mercatino che, come sempre a Berlino, non è mai solo un mercatino e basta. Infatti era pieno di food truck di tutti i tipi, con cibo coreano, argentino, vietnamita eccetera, zone con musica techno a palla dove si ballava, stand con la classica roba da mercatino (vasi, fumetti, abiti vintage) ma anche stand di stilisti o artigiani locali che vendevano le loro creazioni. Noi per esempio non abbiamo resistito al richiamo delle stampe ispirate a film, serie TV e cibo di Slakepaper: spediscono ovunque, io ve lo dico.

I berlinesi di un tempo stavano in fissa con i monumenti ai caduti sovietici nella Seconda Guerra Mondiale: ce n’è uno al Tiergarten, il parco più grande e centrale della città, che però impallidisce al confronto di quello presente al Treptower Park, davvero imponente e suggestivo.

Infine, l’ultimo spazio verde che vi consiglio è un po’ particolare, dato che si trova in un cimitero: si tratta dell’Alter St.-Matthäus-Kirchhof, dove sono sepolti anche i fratelli Grimm. Come ho visto accadere spesso all’estero, anche in questo cimitero berlinese si respirava un’aria più da parco che da luogo funebre, grazie alle panchine disseminate in giro e grazie soprattutto al Café Finovo, un baretto simpaticissimo presente al suo interno.

Pankow e Prenzlauer Berg

Pankow è un distretto che comprende il quartiere Prenzlauer Berg, una sorta di Pigneto ma molto più cool. Oltre al citato Mauerpark con il suo flea market, altri posti interessanti da visitare sono la Kulturbrauerei, un ex birrificio con negozi, locali e un cinema, dove organizzano inoltre varie manifestazioni culturali e/o mangerecce. In zona consiglio anche di vedere l’architettura del Planetario e la Chiesa dei Getsemani, che fu un fondamentale luogo d’incontro per i cittadini che si opponevano alla DDR.

Di solito non amo dare consigli del genere perché io e il mio compagno abbiamo sempre programmi molto serrati e dolorosi per le nostre povere gambe, ma se andate in giro per Pankow non cercate solo dei punti d’interessa ma girovagate un po’: si respira un mood rilassato e al tempo stesso dinamico, pieno di locali carini dove bere o mangiare, negozi divertenti e palazzi interessanti da vedere. In breve, è un vero e proprio concentrato di atmosfera berlinese.

Bonus track: liberty a Berlino

Non solo DDR brutalista, no: nel pieno centro di Berlino c’è un gioiello liberty! Si tratta dello Stadtgericht a Littenstrasse, ovvero uno dei tribunali presenti in città. Si può entrare esibendo un documento d’identità e passando i controlli al metal detector. In teoria non era possibile fare foto, ma sono riuscita comunque a farne qualcuna di sguincio. E pazienza se mi avessero arrestata: il tribunale era così carino che ci avrei passato volentieri del tempo in più, anche se da criminale.

Dove mangiare bene a Berlino

Oltre alle cose da fare a Berlino, è arrivato il momento più importante: il paragrafo sul cosa mangiare e dove. Berlino è il paradiso del cibo proveniente da tutto il mondo, e infatti abbiamo provato diverse cucine (con un paio di incursioni in quella tedesca). Ecco un po’ di locali e food truck che ci sono piaciuti:

MAMMAM: piatti vietnamiti e thailandesi per tutti i gusti. Zuppe, curry, pad thai a cui si possono aggiungere degli extra e per finire cocktail buonissimi (serviti in bicchieri pieni fino all’orlo. Bravi, mi sono piaciuti). Il proprietario ci ha anche offerto il bicchierino della staffa: un liquore al ginseng, per darci più “power” come ha detto lui. Sarà, ma io appena arrivata in hotel sono comunque crollata e ho dormito come un ghiro.

Viet Next Door: vietnamita healthy. Il locale è molto carino, luminoso e pieno di piante. Ottimo per fare una pausa pranzo non impegnativa ma gustosa grazie alle loro bowl coloratissime. Abbiamo preso anche il lassi al mango da bere ed era squisito (non molto vietnamita, credo, ma vabbè).

Rogacki: si tratta di una sorta di deli nel pieno di Charlottenburg. Ci sono dei banconi dedicati alla carne e al pesce e si sceglie cosa mangiare tra i prodotti freschi oppure tra quelli già cucinati (c’erano anche dei dolci dall’aspetto godurioso). Noi ci siamo limitati a prendere un bretzel perché avevamo già pranzato, ma tutto il cibo esposto aveva un aspetto davvero invitante. Nelle recensioni su Internet leggerete che il personale è antipaticissimo ma io ho avuto l’impressione opposta, in più la gente si lamentava che si mangiasse solo in piedi sebbene fuori ci fossero anche dei tavoli per sedersi. Morale della favola: bisogna fidarsi delle recensioni fino a un certo punto.

Wurstbar Berlin: dai, vediamo anche qualcosa di tipico! Se non sapete resistere al classico currywurst e vi trovate in centro vicino a Potsdamer Platz, date un po’ di fiducia a questo baracchino dove c’è gente a qualsiasi ora del giorno. Il proprietario è un berlinese doc simpaticissimo, ci ha anche offerto dei pancakes salati molto buoni con cui accompagnare i wurstel con curry e keychup.

Buschbeck’s: sì, so che prima ho scritto che bisogna fidarsi delle recensioni fino a un certo punto, ma su Tripadvisor questo ristorante aveva 5 stelle su 5 e ben 370 recensioni. Infatti abbiamo mangiato dei piatti di carne davvero ben fatti (io vitello tonnato perché lo amo e devo provarlo persino a Berlino, mentre il mio fidanzato ha preso il roastbeef), accompagnati da verdure sfiziose e dolci deliziosi. La proprietaria è stata gentilissima, ma il vero plus è l’atmosfera del locale: si trova in una via molto tranquilla di Charlottenburg e presenta un piccolo giardino esterno con dei tavolini in legno, mentre dentro le luci soffuse e le pareti di un giallo accogliente ti fanno sentire come a casa.

Pequeña Habana: ristorante cubano in un’altra via tranquillissima, abbiamo mangiato e bevuto così bene che ci ha ricordato molti dei pasti che abbiamo fatto durante il nostro viaggio a Cuba. Anche qui ottima esperienza con il proprietario che parlava persino italiano.

Dakwah: non avevo mai assaggiato il cibo sudanese prima di Berlino, e ora che l’ho fatto posso dire di essere una persona diversa. In particolare è stato Dakwah a rapirmi il cuore: si trova vicino alla stazione di Warschauer Straße, in una zona a cui non daresti mai una lira, eppure mi ha regalato uno dei pasti migliori della vacanza. All’apparenza serve piatti simili a quelli mediorientali, con falafel e halloumi, ma il vero segreto sono le sue salse alle arachidi e al mango, che danno tutto un altro twist a questi piatti che già conoscevo. Ne avrei voluto mangiare ancora e ancora!

Holzmarkt 25: anche in questo posto pazzesco vicino all’East Side Gallery e affacciato sul fiume Sprea ho assaggiato il cibo sudanese (riso con verdure agrodolci e quella dannata salsa alle arachidi che ora mi ossessiona) e in più anche quello peruviano (il ceviche della vita). C’erano mille altri posti dove mangiare e bere, e la cosa più bella è farsi ispirare, provare un po’ di tutto andandosi poi a sedere vicino al fiume.

E alla fine della serata, potete fare una puntatina alla Teledisko: ce ne sono varie in tutta Berlino, all’apparenza sembrano delle cabine telefoniche ma una volta che ti avvicini scopri che puoi scegliere una canzone che ti piace tra quelle proposte sul minischermo, decidere se farti fare delle foto o un video e inserire le monete. A quel punto entri in cabina e il tutto si trasforma nella discoteca più piccola e pazza mai vista! Divertentissimo.

Maroush: se vi trovate in giro per Kreuzberg, il quartiere turco di Berlino nonché uno dei più interessanti della città, potete fare una capatina anche da Maroush per un bel piatto di shawarma, falafel, hummus, halloumi e/o verdurine croccanti deliziose. Anche se devo dire che a Kreuzberg è pieno di posti autentici e buoni dove mangiare, fatevi ispirare e non vi sbaglierete.

Alagha Konditorei & Café: questa pasticceria si trova a Sonnenallee, la via araba. Vi consiglio di passarci dopo essere stati al villaggio boemo lì vicino (punto di riferimento: Richardplatz).

Come ci ha detto Marta, la nostra guida del DDR Tour, il contrasto è degno di nota: si passa da una zona sonnacchiosa e favoleggiante per finire in una via decisamente più variopinta e trafficata, Sonnenallee appunto. Ritornando alla pasticceria, abbiamo provato delle baklava e altri dolci di cui ignoro il nome ma di cui non scorderò più il sapore: assurdi, meravigliosi (vivrei a Berlino solo per loro).

Mappe con i luoghi e ristoranti di Berlino

Un’ultima sorpresa prima di concludere questo post sulle cose da fare a Berlino in 4 giorni: ho detto che sono ossessivo-compulsiva all’inizio, e infatti ho raccolto in due liste su Google Maps tutti i posti e i ristoranti che mi ero segnata per questo viaggio. Alcuni di questi sono citati all’interno della guida, mentre gli altri non sono riuscita a visitarli/provarli per mancanza di tempo (tra i ristoranti salvati ce ne sono diversi consigliati dai local, ovvero la nostra guida del DDR Tour Marta e Flaminia, una ragazza che vive a Berlino da diverso tempo).

Cose da fare a Berlino in 4 giorni – la mappa

Dove mangiare bene a Berlino – la mappa